Crescita del mercato interno, più qualità nelle produzioni, sviluppo di brand nazionali. La Cina apre al “new normal”. Non più opificio del mondo, ma vasta platea di consumatori. Il nuovo corso, però, nasconde anche insidie. Bruxelles stia attenta a non farsi male. Intanto, a Pechino, l’area pelle soffre. Tratto da Mdp-LaConceria, n. 20/2016 – clicca qui per scoprire tutti i contenuti della rivista
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