La moda USA si era schierata in gran parte a favore di Hillary Clinton: Ralph Laurent, Calvin Klein, Tory Burch, Vera Wang, Marc Jacobs, Donna Karan e Diane von Furstenberg avevano sostenuto la campagna della candidata democratica con generose donazioni. Lo stesso vale per Michael Kors, che oltre a Hillary deve rinunciare alla sua più preziosa icona di stile: Michelle Obama. L’uscente first lady ha dato slancio alla visibilità del marchio americano, indossandone spesso abiti e accessori. Michelle era molto apprezzata per le sue scelte fashion, sapendo alternare l’alta moda (Narciso Rodriguez, Oscar de la Renta, Carolina Herrera) a outfit casual di brand più accessibili, come J. Crew, Ann Taylor o Topshop. Quale sarà lo stile di Melania Trump? La nuova First Lady non è nuova alla moda: ex modella (di origine slovena), a 18 anni iniziò a lavorare a Milano, sfilando per le maggior griffe, e ha conosciuto il futuro marito, il neopresidente degli Stati Uniti, Donald proprio durante un défilé nella New York Fashion Week del ’98. Sappiamo che ama i vertiginosi tacchi e la suola rossa di Christian Louboutin, indossati anche ieri per recarsi a votare. Melania sembrerebbe preferire marchi d’alta gamma ai brand low cost: il suo abito da sposa firmato Dior è stato valutato 100.000 dollari e nei dibattiti televisivi ha indossato spesso una camicia di seta color ciclamino griffata Gucci.
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