L’euro forte sulla sterlina, conseguenza del voto per la Brexit, ha compromesso il mercato britannico. Crescono USA e Spagna all’interno di un gruppo EMEA dai risultati altalenanti, mentre l’area Asia-Pacifico registra un appena sensibile +0,7%. Lo racconta il bilancio del gruppo Natuzzi per l’anno 2016, quando le vendite nette consolidate, passando da 488,5 a 457,2 milioni di euro, hanno ceduto il 6,4% (4,9% a cambi costanti), mentre il core business (sofà, letti e arredo) cala su base annua del 5,9%, da 458,7 a 431,7 milioni di euro. Per il gruppo pugliese ci sono anche buone notizie. L’efficienza nell’approvvigionamento e nella manifattura ha permesso l’aumento dei margini industriali da 31,6% a 34,3%, pur a fronte di volumi produttivi minori. Le perdite nette, intanto, si attestano a 6,1 milioni, in miglioramento rispetto ai 16,5 del 2015, mentre la posizione finanziaria netta passa da 14,5 milioni a 28,9. Il presidente e fondatore del gruppo Pasquale Natuzzi (nella foto) commenta con una nota ufficiale: “Nel 2015 abbiamo intrapreso il percorso dell’efficienza. Nella ricerca della crescita il gruppo farà leva sulla piattaforma globale di sourcing e commercializzazione costruita in 60 anni”.
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