Il Gange è il fiume sacro dell’Induismo e in India, per l’ennesima volta, una qualche autorità cerca di limitare le attività industriali che (pesantemente) continuano a inquinarlo. A partire dalle concerie. Ultimo in ordine di tempo, il Central UP Pollution Control Board di Kanpur che ha chiuso 98 stabilimenti conciari per “presunto rilascio di effluenti tossici nel Gange”. Le concerie erano prive di impianti di gestione del cromo e di smaltimento delle acque reflue, che finivano tutte nel Fiume Sacro. Visto che le aziende avevano già avuto alcuni avvertimenti ufficiali, pare che non gli sarà data alcuna altra occasione di “redimersi” e non potranno più far ripartire l’attività.
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