Stavano pulendo lo scarico dei fanghi, quando sono stati intossicati con esiti mortali dalle esalazioni tossiche. Sono due le vittime (operai rispettivamente di 20 e 21 anni) dell’incidente occorso in una conceria di Jajmau, nel distretto di Kanpur. Secondo quanto riporta Times of India, i due facevano parte della squadra di operai ingaggiati dai titolari dell’azienda per ripulire lo scarico. Gli inquirenti indagano per appurare le responsabilità dell’incidente. Un episodio spiacevole per la concia indiana che, già interessata da un progetto di ricollocazione del distretto di Kanpur che si tinge di questioni politiche, accusa i riflessi sulle proprie dinamiche di approvvigionamento di altre decisioni dei governi locali dettate da interessi di partito. L’organizzazione indiana degli esportatori di pelle (CLE) lamenta che le concerie del Paese stanno importando materia prima dall’estero per le difficoltà del mercato nazionale. I problemi sono due: la minore disponibilità locale e, ancor di più, l’ostilità (e la cronaca dice che non sono solo retoriche) nel trasportare i bancali al di fuori degli Stati produttori, Uttar Pradesh e Punjab.
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