JD perde 44 brand: ora sono su Alibaba. Jack Ma si difende dalle accuse di concorrenza sleale

Quarantaquattro brand hanno chiuso il proprio store su JD.com per migrare su Alibaba. Questa è l’unico dato certo. Intorno alla motivazione che li ha spinti a lasciare il secondo player dell’e-commerce cinese per impiantarsi unicamente sull’attore egemone della Repubblica Popolare c’è, per così dire, una certa divergenze di vedute: secondo Jack Ma (nella foto), patron di Alibaba, i brand si sarebbero mossi di propria iniziativa. Secondo JD.com, che ha ripreso rumor della stampa economica di Pechino, le griffe sarebbero state incoraggiate dai concorrenti con pratiche poco ortodosse: il messaggio recapitato loro sarebbe stato del tipo “se volete vendere sulle nostre piattaforme, non potete essere presenti su nessun altro portale”. “Noi crediamo in una competizione sana e nel rispetto della legge”, recita una nota di JD.com. Alibaba non si lascia impressionare dai richiami legali e morali: “I 44 brand hanno scelto noi per ottimizzare il return on investment, scegliendo la piattaforma più adatta a loro”, è un virgolettato ripreso da WDD.com.

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