Le imprese sanzionate sono tutte nella provincia di Hebei, regione ricca di insediamenti industriali che circonda le megalopoli di Pechino e di Tientsin. Sono specializzate per lo più nella concia di pelli piccole o per imbottiti. Non è noto quante siano, ma il governo cinese ne ha imposto la chiusura: il provvedimento rientra nell’ambito delle misure per il contrasto all’inquinamento delle acque. Secondo quanto riporta The Sauer Report, malgrado l’ordine restrittivo alcune delle aziende coinvolte continuano ad approvvigionarsi di pelli grezze e wet-blue. È tra gli obiettivi di Pechino l’ammodernamento dell’industria conciaria, al momento ancora altamente inquinante.
La Cina e la sostenibilità: chiuse “alcune” concerie inquinanti nell’Hebei
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