Continua a crescere l’azienda Barnini, che da oltre 50 anni costruisce impianti per la lavorazione dei pellami a Castelfranco di Sotto. Da quando nel 2008 ha acquisito la ditta di macchinari Mostardini di Empoli, la società toscana ha avuto un’ulteriore svolta, diversificando la produzione e ampliando le tipologie di macchine realizzate. Si trova adesso a lanciare un macchinario dalle prestazioni innovative e ad inaugurare un nuovo capannone grande quasi 1.400 metri quadrati. Il nuovo stabile è adiacente alla sede attuale (in via della Tecnologia) e sarà utilizzato come magazzino. La nuova macchina è invece una pressa a piatto idraulica di nuova generazione, che pesa oltre 100 tonnellate per un’altezza di 4,20 metri, utilizzata per stampare e stirare le pelli. La grossa novità è la struttura non monolitica, non saldata, detta in gergo “a colonne”. L’altra particolarità è quella di avere il piano di lavoro sollevato da 2 cilindri, elemento che permette di diminuirne l’attaccatura sulla pelle lavorata (riga tra una stampa e l’altra). Questo avviene grazie alla pressione uniforme e al minor numero di battiture sul pellame. “La macchina è già predisposta per rispettare i parametri dell’industria 4.0 – ha commentato Matteo, figlio del titolare Claudio Simoni -. Abbiamo un team nell’ufficio tecnico che lavora all’innovazione e al miglioramento dei macchinari per avere sempre qualcosa in più rispetto alla concorrenza”. Barnini è la possibilità di produrre macchinari personalizzati rispetto alle richieste della clientela. “Facciamo circa il 95% delle macchine qui da noi, nella nostra officina. Di solito le aziende come la nostra assemblano i pezzi – spiega Simoni-, questo ci permette di modificare un prodotto in modo specifico, cosa che altrimenti avrebbe costi elevatissimi”. (mvg)
TRENDING