Clima avverso a marzo e per parte di aprile, cui si è sommato l’accavallarsi di festività pubbliche che hanno depennato dal calendario diversi giorni lavorativi. Il mix dei due fattori ha determinato il rallentamento dell’industria della carne australiana. Secondo la società Steiner Consulting, ad esempio, l’export di carni rosse da Canberra verso gli USA ad aprile si è dimezzato rispetto ai volumi dell’anno precedente. Allo stesso modo, secondo the Sauer Report, in un panorama che ha visto alternarsi aziende aperte, ma a scartamento ridotto, ad altre che hanno preferito rimanere chiuse, si è perso fino al 20-25% della capacità produttiva. L’effetto si è fatto sentire sulla disponibilità di materia prima, in calo.
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