Il report IARC sulla presunta cancerogenicità della carne ha alzato un polverone. Per settimane si è parlato degli alimenti animali come di sostanze tossiche quanto il fumo, poi il buon senso – a fatica – è tornato a farsi valere. Il tormentone ha lasciato un interrogativo. Per evitare qualsiasi effetto collaterale sulla salute è importante consumare carne nella misura giusta. Ma come si calcola? Sian Potter, portavoce della British Dietetic Association, propone un metodo. La porzione ideale di carne è quella di dimensioni pari al palmo della propria mano (dita escluse), per una quantità totale che si aggiri intorno ai 500 grammi alla settimana. Il criterio è il rispetto della proporzione: le dimensioni della mano testimoniano la stazza del corpo e, quindi, il relativo fabbisogno nutrizionale. Magari poco scientifico, ma intuitivo e facile da mettere in pratica. (rp)
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