Santa Croce tiene banco: dalla Cina e dal Sudafrica a lezione dal distretto conciario

È stata una settimana votata all’internazionalizzazione per il distretto conciario di Santa Croce sull’Arno. L’Associazione Conciatori ha ricevuto la visita di Bernd Oellermann, direttore RIC (Regional Industrial Clusters), e Marcella Uttaro, dell’Ufficio Commerciale del Sudafrica presso il Consolato Generale a Milano, per discutere delle possibili collaborazioni con Città del Capo. Una delegazione cinese proveniente dall’area industriale di Fuxin, intanto, ha scelto il polo industriale toscano per una missione studio al fine di conoscere l’esperienza della concia toscana, soprattutto per quanto riguarda i temi della sostenibilità ambientale. Molti gli imprenditori e amministratori cinesi che hanno partecipato alla due giorni di studio, che si è conclusa al Polo Tecnologico Conciario, alla presenza di Giulia Deidda e Leonardo Volpi, rispettivamente presidente e amministratore delegato PoTeCo. “Il loro interesse era soprattutto capire come il nostro distretto ha organizzato la depurazione e la gestione dei sottoprodotti derivati – ha spiegato Volpi -. Una delle loro curiosità è capire come possiamo  portare avanti l’attività industriale in Toscana, in uno dei più bei paesaggi del mondo”. L’area industriale di Fuxin è infatti attualmente coinvolta in un processo di rinnovamento finalizzato a ridurre la quantità di acqua estratta dal sottosuolo, con molte aziende decise a investire per valorizzare l’aspetto della eco-compatibilità oltre a quello della produttività. (mvg)

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