Sicilia, la truffa di 4 calzaturieri: dichiarano una finta crisi aziendale per incassare 286.000 ore di cassa integrazione

Una presunta truffa ai danni dell’INPS e dell’Erario per 18,4 milioni di euro è stata smascherata dalla Guardia di Finanza di Siracusa che, nel corso di alcuni controlli avvenuti a Lentini e a Carlentini, ha scoperto 62 lavoratori considerati “in nero” perché dovevano essere in cassa integrazione. Le indagini, partite nel 2014 sotto il nome di “Take Away” vedono protagoniste quattro società operanti nel settore della produzione di calzature le quali, secondo l’accusa, attraverso false crisi aziendali e di settore avrebbe fruito illegalmente di 286.000 ore di cassa integrazione in deroga. Sono otto i denunciati dalla Procura di Siracusa: sette imprenditori ed un commercialista. In pratica, dal 2009 al 2011, le società fruivano della cassa integrazione mentre i dipendenti lavoravano regolarmente. Le stesse società, inoltre, hanno omesso i versamenti di ritenute Irpef per oltre 734.000 euro e contributi previdenziali per 1,2 milioni di euro. Secondo la Procura i lavoratori sarebbero stati costretti, sotto il vincolo psicologico di un ingiusto licenziamento, a restituire ai datori di lavoro la cassa integrazione percepita. Al termine del periodo dell’ammortizzatore sociale, le società hanno effettuato un licenziamento collettivo per ottenere ulteriori benefici di legge. Infine, una delle società indagate, grazie alle false attestazioni rilasciate da un commercialista di Lentini, ha richiesto il concordato preventivo al fine di tutelare i propri beni, nonché quelli dei soci, dall’imputazione del reato di bancarotta fraudolenta. (mv)

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