Da uno studio di Intesa San Paolo, presentato in un incontro organizzato da Banca Cr Firenze, l’andamento del sistema Moda in Toscana è in netta crescita. Uscito dalla crisi nel 2014 con un aumento del fatturato del 3,0%, a fronte di una diminuzione dello 0,2% del manifatturiero, nei primi otto mesi del 2015 il trend positivo è stato confermato con un’ulteriore crescita del 3,0% rispetto ad un più lento recupero del manifatturiero che registra un +1,7%. La pelle rappresenta la filiera più importante, grazie alla quale la regione si classifica prima con 40.500 addetti, il 28,9% del totale in Italia, seguita dalle Marche (21,2%) e dal Veneto (19,7%). Gli impiegati nella filiera della pelle toscana rappresentano inoltre ben il 54,2% del totale nazionale nella pelletteria, il 30,7% nella concia e il 18,0% nella produzione di calzature. Ed è sempre la filiera della pelle a trainare l’ascesa dell’export: nel primo semestre 2015 è stato registrato un incremento di 123 milioni di euro (+4,7% rispetto al primo semestre 2014). Le aziende della provincia di Firenze e Arezzo hanno sostenuto l’andamento positivo e la domanda è arrivata soprattutto da Stati Uniti, Svizzera e Cina. Le prospettive per il 2017 per la filiera pelle prevedono un fatturato estero del 73% contro un 48% del sistema manifatturiero. (mvg)
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