Una corte federale dell’Illinois ha imposto la chiusura di 375 siti che vendevano prodotti Coach contraffatti (nella foto, il logo falso e un’imitazione di borsetta). Il colosso newyorkese della pelletteria ha ricevuto anche il diritto a rivalersi con 275 milioni di dollari. I siti vendevano borse, piccoli accessori in pelle, occhiali, capi d’abigliamento, bigiotteria e cosmetici. Nel mondo della moda, è il terzo rimborso più significativo. Il primato è quello detenuto da True Religion (863 milioni lo scorso marzo) seguito da UGG Australia (686). Coach precede Tory Burch (164), Hermés (100) e Burberry (100). Ma il denaro rappresenta una compensazione simbolica perchè è difficile accedere ai conti di chi infrange la legge via internet, ciò che preme alle aziende è la chiusura dei siti per limitare l’emorragia. Coach ha comunque ricevuto il diritto di sequestrare gli importi che gli acquirenti hanno pagato via PayPal e Western Union, due sistemi di pagamento cardine nei trasferiemnti monetari su internet. La sentenza federale mostra anche che la legge colpisce i contraffattori e “sottolinea la serietità che il sistema giudiziario attribuisce alla contraffazione” ha dichiarato uno dei vice persidenti di Coach, Todd Kahn. Tra i siti cancellati dal web, coachbagfactory.com, usa-coach-bags.com e mycheapcoach.com. Nancy Axilrod, altro vice presidente aziendale, ricorda che “la maggior parte delle vendite di porodotti falsi avviene sul web”, motivo per il quale il settore tira un sospiro di sollievo sapendo che il sistema giudiziario è pronto a intervenire.