“Agli Stati Generali della Pelletteria raccontiamo il cambiamento”

“Agli Stati Generali della Pelletteria raccontiamo il cambiamento”

Raccontare il cambiamento del mercato della borsa. E quello di Assopellettieri, l’associazione che l’eccellenza del made in Italy la rappresenta. Si avvicina l’appuntamento con gli Stati Generali della Pelletteria, in programma presso il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio (Firenze) lunedì 28 giugno. “È la seconda edizione dei nostri Stati Generali – racconta Franco Gabbrielli (in foto), presidente di Assopellettieri –. Portiamo avanti e sviluppiamo il percorso di dialogo con istituzioni e partner iniziato l’anno scorso”. Perché al grido di #UnitiPerLaPelle, la borsa italiana scommette sul valore del networking.

Gli Stati Generali della Pelletteria

La giornata, che sarà trasmessa in streaming a partire dalle 10:30, si articolerà su tre tavole rotonde. “La prima è con le istituzioni, come l’agenzia ICE e il Ministero dello Sviluppo Economico – sono le parole di Gabbrielli –. La seconda sarà l’occasione per illustrare le attività di Assopellettieri e il suo piano industriale, che è molto innovativo”. Che cosa ci può anticipare il presidente dell’associazione? “Parleremo della nostra apertura alle aziende specializzate nel lavoro conto terzi, sulle quali d’altronde c’è crescente attenzione da parte di fondi e grandi brand – risponde –. E. poi, di come alla nostra punta di diamante, la fiera Mipel, affianchiamo nuove piattaforme digitali”. Quali? “C’è Mipel Lab, un B2B sviluppato con EY – continua –. Al format fisico (sviluppato in collaborazione con Lineapelle, come scriviamo qui) ne affianchiamo una digitale. Sarà un luogo di incontro tra brand internazionali e eccellenze del made in Italy. Sarà lo strumento per portare da noi i marchi che potrebbero produrre in Italia, ma a fronte di garanzie”. Non finisce qui. “Grazie alla collaborazione con la piattaforma Baemi mettiamo a disposizione un B2C per gli artigiani, selezionati in base a criteri di qualità, che producono a marchio proprio”.

 

 

Un mercato che cambia

C’è ancora il terzo tavolo, dove Assopellettieri, associazione membro di Confindustria Moda, racconterà il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, “dove mettiamo l’accento sul tema della legalità”, assicura Gabbrielli. Poi ci sono i case history delle aziende che hanno saputo rilanciare sul digitale e il progetto di rivisitazione Miss Mipel, “che si sposa con le nostre necessità di racconto e di divulgazione”. Già, perché lo scenario di mercato impone investimenti nella comunicazione “Così come nel digitale – conclude Gabbrielli –. La pandemia impone alle aziende investimenti enormi, anche i big brand hanno alzato molto l’asticella. Le pelletterie a marchio proprio avranno i problemi maggiori. Marchi che 20 anni fa potevano fare il proprio percorso, oggi si trovano in un contesto molto più competitivo”. Le trasformazioni sono in atto, Assopellettieri le affronta.

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