Un 2018 che cambia le carte sul tavolo della pelletteria italiana. La compagine associativa che rappresenta i produttori italiani di pelletteria cambia denominazione e (come ufficializzato sabato scorso durante l’assemblea annuale) diventa Assopellettieri. Una scelta che il presidente Riccardo Braccialini (nella foto) spiega così: “Nell’arco degli ultimi tre anni, molte sono state le attività compiute dalla nostra associazione, prima fra tutte l’adesione a Confindustria Moda in qualità di socio fondatore. Il percorso doveva essere concluso mediante un ultimo passaggio: un taglio netto con certa parte del passato e lo sviluppo di un percorso nuovo anche grazie a una denominazione semplice da ricordare, auto-esplicativa e in linea con quella delle associazioni confindustriali più virtuose”. Una virtù che la pelletteria italiana esprime nei dati, visto che quelli presentati sabato evidenziano un 2017 “incoraggiante”. Come spiega una nota Assopellettieri: “Nonostante il perdurare delle criticità sul mercato interno si stima che il comparto abbia registrato un incremento del fatturato attorno al 5,7% rispetto al 2016. Le esportazioni di pelletteria si sono attestate nel 2017 a 7,4 miliardi di euro, con un +13,2% sull’anno precedente. Le dinamiche largamente favorevoli della prima metà dell’anno (+14,3%) sono dunque proseguite con medesimo vigore nel semestre successivo (+12,2% tendenziale)”.
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