Il marchio di pelletteria e accessori di lusso del Regno Unito Anya Hindmarch scivola ancora e vede aumentare le perdite fino a 28,2 milioni di sterline a fronte di un fatturato che (durante l’esercizio 2017) è calato del 10%, fermandosi a quota 37,2 milioni di sterline. Le cause del crollo sono varie, ma quella che viene indicata come più onerosa è rappresentata dalla chiusura di 8 negozi/concessioni tra Regno Unito e Giappone. Il brand, inoltre, ha reimpostato il business con piani di investimento nei canali digitali e diretti ai consumatori finali, trascurando moda e sfilate. Scelte che non gli hanno permesso di arginare l’emorragia finanziaria in atto. L’anno scorso il fondo del Qatar Mayhoola for Investments, che nel 2012 ha acquistato una quota del marchio investendo 27 milioni di sterline, ha immesso liquidità per 16 milioni di sterline, ma le cose, a quanto pare, non sono migliorate. Il marchio è stato fondato a Londra nel 1987 dalla stessa designer, arrivando a gestire oltre 30 negozi. Anya Hindmarch è conosciuta anche per aver “inventato” gli adesivi in pelle con i quali personalizzare varie creazioni. Produce a Londra, in Spagna e in Italia utilizzando anche pellame italiano. “Stiamo prendendo decisioni difficili per garantire all’azienda di essere posizionata nel modo più corretto all’interno di un mercato in rapida evoluzione. È chiaro che il vecchio modello di vendita al dettaglio non è più adatto allo scopo: è il momento di essere coraggiosi” ha commentato la fondatrice. (mv)
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