C’è un filo comune da seguire nella lettura dei bilanci, diffusi nelle scorse settimane, da tre gruppi della pelletteria di fascia premium. Tapestry, Michael Kors e Piquadro mostrano percentuali di crescita invidiabili grazie al traino degli ultimi brand acquisiti. Anche se, alle spalle di queste valutazioni, si celano situazioni differenti. Tapestry, per esempio, comunica di aver visto schizzare le proprie vendite al +30% (a cambi costanti) grazie “al contributo di Kate Spade”, acquisita un anno fa. Il fatturato al 30 giugno, si è così assestato a quota 5,88 miliardi di dollari, con Spade in forte crescita e incassa quasi 1,3 miliardi di dollari (trend che dovrebbe proseguire “a doppia cifra anche durante il prossimo esercizio fiscale), Coach che arriva a 4,22 miliardi e spunta un “faticoso” +2% e Stuart Weitzman che si trasforma in osservato speciale, chiudendo a quota 374 milioni di dollari, in pari sull’anno precedente. È la scarpa fashion luxury di Jimmy Choo, invece, a far sorridere gli altri americani di Michael Kors che nel primo trimestre del nuovo anno fiscale incassano 1,2 miliardi di dollari, un valore superiore di ben il 26,3% rispetto allo stesso periodo di 12 mesi fa, ma (soprattutto) più alto nei confronti delle previsioni degli analisti, che si sono fermati a 1,14 miliardi. Jimmy Choo, acquisito a fine 2017, ha chiuso il trimestre a quota 172,7 milioni di dollari, contro 143,6 attesi. Ringrazia Lancel (e non solo) il gruppo italiano che fa capo al brand Piquadro. L’agglomerato guidato da Marco Palmieri incassa nei tre mesi chiusi il 30 giugno 24,3 milioni di euro, il 26,9% in più rispetto all’anno precedente. Un’impennata dovuta all’ingresso nei conti della neoacquisita maison francese Lancel, ma anche determinata dal +4% del brand Piquadro e del +14,3% di The Bridge. Anche gli italiani, nel loro piccolo, volano.
Bilanci d’agosto: Tapestry ringrazia Kate Spade, Jimmy Choo traina Kors, Piquadro vola con Lancel
