BMB Manifattura Borse torna in mani italiane. L’attuale management, guidato dall’amministratore delegato Anton Magnani, ha acquisito le quote della società detenute dal fondo tedesco Hadler, divenuto azionista di maggioranza nel 2013 acquistando la parte del fondatore Gianfranco Lotti. Per lo storico marchio di pelletteria, fondato a Firenze nel 1968, è la fine di un periodo difficile che ha avuto il suo momento più critico nell’aprile 2017 con la richiesta di concordato in continuità. Le cifre dell’operazione non sono state rese note, mentre ciò che si sa è che essa è avvenuta attraverso la neonata Luxury Industrial Holding e che Magnani, arrivato nell’aprile 2017 per risollevare le sorti del marchio, deterrà il 57,5% del capitale del brand. Il 22,5% sarà nelle mani del direttore finanziario Stefano Zecchi e la rimanente parte sarà suddivisa tra il presidente e i due manager operativi, rispettivamente proprietari del 10% e delle due rimanenti quote del 5%. La nuova proprietà avrà il compito di continuare sul percorso di rilancio del marchio, che oggi ha una capacità produttiva di circa 150.000 borse all’anno, realizzate per grandi griffe tra cui Chanel, che conta 80 dipendenti e che ha chiuso il 2018 con un giro d’affari di circa 17 milioni di euro. L’obiettivo è incrementare produzione e fatturato, mostrando ulteriori segnali positivi già nel corso dei prossimi 12 mesi puntando a quota 22 milioni di euro. Per arrivare a questo la strada che Magnani pare intenzionato a percorrere è quella di riportare all’interno dell’azienda alcune fasi di lavorazione che erano state esternalizzate, concentrandosi sul B2B, ma senza escludere il rilancio di un marchio proprio nel prossimo futuro.