L’uomo ha dato una significativa mano a Burberry, che ieri ha reso noti i dati finanziari del semestre concluso il 31 marzo. Il fatturato ha raggiunto 928 milioni di sterline (+16,3%), col retail in salita del 13%. La cifra prevista dagli analisti era di 931 milioni. Carol Fairweather, responsabile della finanza aziendale, ha specificato che gli accessori sono il segmento di maggiore crescita e quelli ad una velocità doppia (20%) delle collezioni donna. Articoli in pelle e da donna costituiscono la metà dell’aumento del business. Angela Ahrendts (nella foto), l’amministratore delegato, ha comunque ridimensionato il timore dovuto alla crescita del valore della sterlina: “Il tasso di cambio è un fattore che rema contro all’interno di un quadro macroeconomico incerto, ma siamo certi che l’attuale spinta del global brand sia una base per il futuro”. Tutte le aree geografiche hanno beneficiato di un aumento in doppia cifra con in testa il 15,4% dell’Asia-Pacifico. Burberry pianifica l’apertura di 20-25 vetrine, ma anche la chiusura di un numero di negozi oscillante fra i 15 e i 20, con evoluzione del portafoglio di Cina e Medio Oriente in particolare. (pt)
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