È pronto, e scritto nero su bianco, il nuovo piano industriale per il rilancio (in due fasi) di Graziella&Braccialini. Fase 1: cambio di passo nei primi 12-18 mesi (le prime due collezioni SS18 e FW18-19). Fase 2: implementazione del progetto industriale di sviluppo a fine 2018. Il brand di pelletteria riparte da 8,5 milioni di fatturato atteso nel 2017 (nel primo trimestre dell’anno è stato di 3,8 milioni) e l’obiettivo della nuova proprietà è raggiungere i 10-12 milioni nel 2018. Ai 6 milioni investiti per l’acquisto del ramo d’azienda, il gruppo Graziella ne affiancherà altri 6, mentre 1,7 milioni sono serviti alle prime operazioni di riorganizzazione. Si punta sull’export che finora rappresenta solo il 30% delle vendite, col 70% di fatturato realizzato in Italia. “Nel giro di 2-3 anni dobbiamo capovolgere il peso dei due mercati”, ha dichiarato il presidente del gruppo Graziella Gianni Gori a IlSole24Ore. Saranno attivate sinergie con i mercati su cui è già presente Graziella: dall’ex-Urss alla Turchia e al Medio Oriente. Il gruppo aretino si concentra su Braccialini e non è interessato, invece, alle vecchie licenze produttive dei brand di pelletteria Gherardini, Francesco Biasia e Vivienne Westwood. Tra i primi step per il rilancio anche “riprendersi il posto in prima fila al Mipel”.
TRENDING