C’è movimento nella moda. E che movimento. Marianna Rosati (in foto, in copertina) ha deciso di estendere il catalogo della sua DROMe, che nasce nell’abbigliamento, alla pelletteria. Come lei altri marchi, della moda e del design, hanno operato una scelta simile. Ve ne parliamo su La Conceria numero 9. È un trend interessante non solo per l’autostima del settore, ma anche per la manifattura. Perché, come ci spiega Franco Gabbrielli (Assopellettieri), il fenomeno espansivo rappresenta un’opportunità industriale, specie per le piccole imprese.
Che movimento
Di DROMe abbiamo accennato. Così come abbiamo accennato che l’azienda toscana non è stata l’unica a varcare la “frontiera pellettiera”. Come potete leggere sul numero in distribuzione del magazine, una scelta simile l’hanno fatta Borsalino (che viene dai copricapo di lusso), Thun (ceramica e porcellana) e Conforama (grande distribuzione del design). Per Gabbrielli, presidente di Assopellettieri, non è sorprendente che brand già attivi in altri settori ora guardino alla pelletteria. “Per una casa di moda una borsa è un elemento di identificazione fortissimo – dice dalle colonne de La Conceria –. Perché la borsa porta il logo: è più identificativa dell’abbigliamento e delle calzature”. È importante, aggiunge, che i brand trovino in Italia i propri interlocutori: “Un buon prodotto lo fanno anche altrove, lo riconosco, ma solo noi offriamo un prodotto vivo, dove l’artigianalità è un valore”.
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