Il fatturato cresce, così come crescono forza lavoro e superficie del quartier generale. Il marchio di borse e calzature di lusso Rodo ha chiuso il 2018 con un fatturato che sfiora i 14 milioni di euro (+16% sul 2017) e si aspetta di replicare la crescita anche quest’anno, arrivando toccare i 16 milioni. Le vendite sono equamente divise tra borse e calzature con l’export che pesa per l’80%. “Abbiamo rilanciato sul mercato italiano con i nostri prodotti distribuiti in 40 top boutique e contiamo di arrivare a 55 nei prossimi mesi. Per l’estero puntiamo soprattutto sul Nord America, dove siamo presenti da decenni e che rappresenta il nostro mercato di riferimento, e su nuovi mercati, come l’Asia” ci dice Gianni Dori, CEO dell’azienda che sviluppa una parte del suo fatturato collaborando con un top brand del lusso. Rodo ha completato l’ampliamento della propria sede di Mogliano (Macerata) che è passata da 1.900 a 4.600 metri quadrati e, la settimana scorsa, è stata avviata la produzione nella nuova ala del fabbricato che verrà ufficialmente inaugurata a fine estate. All’interno, macchinari d’avanguardia e gestione sottoposta alle dinamiche LEAN. L’occupazione è passata da 70 a 110 addetti negli ultimi due anni. “Siamo ancora alla ricerca di personale per la divisione produttiva. Non abbiamo particolare difficoltà a reperire i giovani. Ma l’abbiamo nella formazione, che svolgiamo internamente” osserva Dori. Gli investimenti hanno riguardato anche la parte creativa, con il potenziamento dell’ufficio stile diretto da Maurizio Dori, fratello di Gianni (l’altro fratello Carlo si occupa di acquisti) che ha visto l’ingresso di importanti risorse. “L’ingresso di capitale esterno? In passato abbiamo sempre rifiutato. Ora sono cambiati i tempi e non diremmo no a priori” confessa il CEO di Rodo. (mv)
Nelle immagini (by Rodo), a sinistra un modello griffato dal brand marchigiano e, a destra, Gianni Dori
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