Produzione per il proprio marchio (Cromia). Produzione per brand del lusso (Bally, Valextra, Jimmy Choo, Berluti, Vivienne Westwood). Ma, anche, in licenza (Ermanno Scervino). Così cresce Laipe, laboratorio di pelletteria fondato nel 1963 a Tolentino da Germano Sciamanna. L’azienda ora è diretta dai figli Sergio (CEO) e Gino che si occupa della produzione.
Salto di qualità
Laipe compì il salto di qualità nel 1981. Fu l’anno in cui Gianni Versace le affidò produzione e distribuzione degli accessori in pelle per la donna. Questo segmento è stato poi affiancato da altre destinazioni produttive, portando l’azienda all’attuale dimensione. Una sede che occupa 11.000 metri quadrati all’interno della quale lavorano 170 dipendenti dei quali l’81% sono donne. L’azienda produce circa 600.000 articoli l’anno e ha chiuso il 2018 con un fatturato a quasi 30 milioni di euro.
La strategia dinamica di Cromia
Una parte considerevole del business è generata dal brand di proprietà, Cromia (lanciato nel 2003) sul quale Laipe ha fatto cospicui investimenti sin dal 2013, quando ha aperto il primo flagship store in via della Spiga a Milano. Oltre all’Italia (dove il brand ha 6 boutique), Cromia si sta espandendo all’estero. In particolare: in Russia, aree baltiche, Estremo Oriente (Corea, Singapore, Giappone), Medio Oriente, Europa. Di recente ha aperto il primo monomarca in Cina (Changsha, Furong District) ed entro fine 2019 ha in programma di aprirne altri tre. “La nuova inaugurazione si inserisce nella dinamica strategia di internazionalizzazione del brand che si consoliderà entro la fine dell’anno e continuerà con importanti opening nel 2020” conferma Sergio Sciamanna che di recente ha presentato il progetto charity Ergobando. Sempre nel retail, l’azienda ha aperto anche la prima boutique a Mosca e in Italia, da gennaio 2020, sarà presente presso i punti vendita Rinascente. (mv)
Nella foto: la famiglia Sciamanna
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