Da Tiffany la shopping bag non è di carta, ma in vitello italiano

Da Tiffany la shopping bag non è di carta, ma in vitello italiano

Da oggetto banale ad accessorio di lusso. Tra l’altro (particolare non secondario), in vitello italiano. La (chiamiamola così) magia è firmata Tiffany che segue le orme di altre griffe. Come? Semplice: trasforma la borsa di carta fornita nelle boutique in una tote in pelle. Una scelta quasi inedita per il colosso USA che, intanto, continua nell’iter di finalizzazione dell’acquisizione che lo vedrà passare sotto la proprietà dei francesi di LVMH.

In vitello italiano

La tote è disponibile in due misure e riproduce l’iconica shopping bag nell’inconfondibile tonalità Tiffany Blue. La borsa è in pelle di vitello conciata in Italia e il modello più piccolo costa 975 dollari, mentre quello di dimensioni maggiori 1.350 dollari. Quella di Tiffany è una proposta che ne ricorda alcune, recenti, di altre griffe.

 

 

Balenciaga, per esempio

L’obiettivo è: declinare in modo lussuoso oggetti di uso quotidiano. Per esempio, è il caso della simil-borsa Ikea realizzata in pelle da Balenciaga o della sacca, in pelle italiana, che sembra quella dove mettere il piumone durante i mesi estivi. Senza dimenticare la “rilettura” fashion che, sempre Balenciaga, fece dell’arbre magique e della busta delle spesa.

Trattativa in corso

Intanto, l’acquisizione di Tiffany da parte di LVMH sembra destinata ad andare in porto. Dopo alcuni dubbi e rumors circolati intorno all’operazione a causa dell’impatto di CRV sull’economia mondiale, i vertici del marchio statunitense hanno annunciato di aver ricevuto nuove approvazioni formali per l’acquisizione da parte del colosso francese. Sulla base di questi nuovi documenti, e nonostante la pandemia, l’operazione dovrebbe concludersi entro il 2020.

Immagine tratta da tiffany.com

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