L’UE vuole imporre da aprile dazi sugli “articoli in pelle” d’importazione statunitense. Di che valore? Ancora non si sa. L’iniziativa rientra nella la risposta che la Commissione Europea ha presentato stamattina 12 marzo in concomitanza con l’entrata in vigore dei dazi USA al 25% sulle importazioni di alluminio e acciaio. Dal primo aprile, Bruxelles ripristina le tariffe su alcuni prodotti USA. Alla metà del mese le barriere doganali si alzeranno contro un lungo elenco di ulteriori prodotti, tra i quali quelli tessili e gli articoli in pelle.
Lo scambio di cortesie
L’UE ha voluto le contromisure per “proteggersi” dalle “ingiustificate restrizioni commerciali” del presidente Trump su alluminio e acciaio. Restrizioni che, inevitabilmente, avranno ripercussioni anche su settori vicini alla filiera della pelle. Quali? Macchine per conceria, calzaturifici e pelletteria, o agli stampi per i fondi delle calzature. La risposta europea è in due fasi. La prima è lasciar scadere dal primo aprile la sospensione delle contromisure lanciate nel 2018 e nel 2020 per rispondere alla guerra commerciale del primo mandato Trump. Per cui verranno nuovamente sottoposti a dazi alcuni beni USA come barche, bourbon e moto (l’elenco è in via di definizione). La seconda fase andrà in vigore entro metà aprile, con dazi europei su un nuovo elenco di prodotti, tra cui quelli tessili e in pelle, scrive Repubblica. Ora, dopo il guanto di sfida dell’UE il timore è che Trump risponda sullo stesso piano e che l’escalation della trade war coinvolga direttamente i mondi del fashion e del lusso. (mv)
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