Mentre alcune serrande sono abbassate per sempre, sono dimezzate le aperture di nuove imprese. È un prezzo altissimo quello pagato alla pandemia dal distretto fiorentino della pelle. Lo sanciscono i dati diffusi da CNA Federmoda: in un anno ha chiuso il 4% delle aziende e le nuove iscrizioni alla Camera di Commercio di Firenze sono scese del 50%.
L’effetto del Coronavirus
Il Coronavirus ha avuto effetti devastanti sul distretto fiorentino della pelletteria. A fotografare la situazione sono i dati della Camera di Commercio del capoluogo fiorentino, elaborati e diffusi da CNA Federmoda. Il distretto conta il 4% in meno di imprese attive rispetto a un anno fa. Una contrazione che per l’artigianato, che da solo costituisce il 71% dell’intero comparto, si fa ancora più dura, arrivando al -5%. Tra le aree della Città Metropolitana più importanti per il distretto, quella di Pontassieve ha visto ridursi le sue imprese del 7%, quella di Scandicci-Lastra del 6% e quella della Piana del 3% circa. Ad affrontare la ripartenza rimangono dunque 3.782 imprese attive così distribuite: 75% nella pelletteria, 18% nella concia, 5% nelle calzature e 2% nella pellicceria.
Dimezzate le aperture
“Il dato più preoccupante, però, è il drastico calo di nuove imprese nel settore: -50% nell’ultimo anno – spiega Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana. Una sconfitta per la voglia di fare impresa, segno della paura innescata dalla pandemia. Ma soprattutto dall’incertezza con cui il sistema Italia la ha affrontata per gran parte del 2020 e del 2021″. Una ripartenza è possibile perché gli ordinativi sono in ripresa ma, come sottolinea Tiziana Trillo, coordinatore di CNA Federmoda, “occorre riorganizzare il comparto artigiano”. Due i pilastri su cui edificare il futuro del distretto secondo Trillo: “Rafforzamento societario e patrimoniale e formazione”.
L’iniziativa
“Abbiamo organizzato – prosegue Trillo – con Agenzia ICE un percorso formativo per sostenere e rilanciare il distretto della pelletteria fiorentina anche in contesti internazionali. È totalmente gratuito. Permette alle singole aziende di proporsi con forza all’esterno, valorizzando il brand e allo stesso tempo mantenendo le radici della propria cultura”. Export Together, questo il nome del corso, prevede 6 incontri formativi e 2 laboratori didattici che si svolgeranno dal 9 giugno al 28 luglio. Le iscrizioni, rigorosamente riservate ad imprese già in essere, scadono il 29 maggio. (art)
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