Fleuron Paris è il neonato marchio della pelletteria di lusso. Spicca per due caratteristiche. La maison, innanzitutto, disegna in Francia e produce in Italia, come fanno molte pelletterie transalpine. Poi, fa parte della categoria DNVB – Digital Native Vertical Brands. Ovvero fa parte di quei marchi che hanno scelto di vendere i propri prodotti secondo il modello D2C direct-to-consumer sul web, eliminando cioè il commercio all’ingrosso e al dettaglio.
Produce in Italia
Il business model è stato ideato per “poter offrire il prezzo più giusto al consumatore. Tuttavia, la visibilità risulta più difficile”, come spiega la fondatrice Marine Chang all’edizione francese di Fashion Network. La prima collezione Fleuron Paris è composta da cinque modelli: tracolla, tote bag o borsette, in taglie classiche o mini, nonché portafogli. I prodotti sono tutti made in Italy. Le pelli “sono selezionate da conciatori italiani, belgi o spagnoli” si legge nel sito internet del marchio. I prezzi dei prodotti vanno da 295 a 395 euro.
La carriera di Marine Cheng
Marine Chang ha lavorato per 17 anni in Lancaster Paris. Dal 2011 al 2017 è stata vice direttrice generale del marchio di pelletteria. Si è poi formata al French Fashion Institute. Nel 2018 ha lanciato prima Fleuron Agency, l’agenzia di consulenza in strategia di marketing e sviluppo aziendale, e poi Fleuron Paris, il marchio di pelletteria. Dal sito internet, il brand illustra il suo concetto di sostenibilità: “L’anno 2020, più che mai, è arrivato a ricordare a ciascuno di noi l’importanza di concentrarsi sull’essenziale. Non c’è bisogno di accumulare, figuriamoci dei rifiuti. Non incoraggiamo le mode. Vogliamo che i nostri accessori in pelle siano indossati il più a lungo possibile, come un frammento di identità”. (mv)
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