Obiettivo 500 milioni di fatturato per disporre della massa critica che permetterà all’azienda di operare nel mercato mondiale. Il percorso di Furla verso la crescita è appena iniziato, visto che oggi parte da 212 milioni (erano 180 nel 2011). Eraldo Poletto, recentemente tornato alla guida dell’azienda bolognese, parla però di “importanti piani di sviluppo che porteranno a una accelerazione della crescita ed espansione aziendale”, pur smentendo le voci di imminente quotazione alla Borsa di Hong Kong. “Le aziende — dichiara il manager a CorrierEconomia — quando arrivano a 200-250 milioni di euro di fatturato sono a metà del percorso. Se si entra nel gruppo dei 500 si può giocare nella Champions League”. Il Giappone è diventato il primo mercato di Furla, che realizza in quest’area il 27% dei propri ricavi ed è cresciuto del 31% nel primo semestre del 2013. “Sentiamo il deprezzamento dello yen — dice Poletto — che è però compensato dall’aumento maggiore del giro d’affari. Oltre al Giappone crediamo alla Great China e agli Stati Uniti. Il nostro giro di boa sarà quello di un’azienda che non ha paura di crescere”.
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