“Le società tenderanno a ripensarsi. Sarebbe occasione che lo facesse anche il sistema dei consumi”. Secondo Franco Gabbrielli, fondatore di Gabs e presidente Assopellettieri, le conseguenze della pandemia sono strettamente legate alla sua durata. E determineranno stravolgimenti in ogni ambito della vita sociale e a ogni livelli della supply chain.
Come Cambieremo
Il numero 4 del mensile La Conceria ha deciso di raccontare un periodo speciale, come quello della pandemia da Covid-19 e del lockdown, con un numero speciale. Quando sugli equilibri che raggiungerà il mondo una volta superata l’emergenza ci si deve ancora fermare al campo delle ipotesi, abbiamo deciso di interrogare i protagonisti del fashion business per scoprire la loro visione. Al dibattito partecipano conciatori, calzaturieri, pellettieri, analisti, designer e studiosi.
Ripensare il consumo, ripensarlo italiano
Secondo Franco Gabbrielli, “Alcuni grandi brand che ora producono solo in Cina ridistribuiranno le quote in più Paesi per assorbire i rischi. Bene, è un’opportunità. Ma sarebbe il caso che i consumatori italiani cambiassero l’attitudine all’acquisto, come già fatto nel food, prediligendo il made in Italy, pur se più caro”. E questo “potrebbe accorciare davvero tutta la supply chain”.
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