Hermès ha inaugurato venerdì 10 settembre il laboratorio di pelletteria numero 19 in Francia. L’opificio si chiama Maroquinerie de Guyenne e si trova a Saint-Vincent-de-Paul, vicino Bordeaux. Negli ultimi 10 anni, la maison ha aperto in media un nuovo sito produttivo all’anno. Nel farlo, ha assunto tra le 400 e le 500 persone all’anno solo per la produzione di pelletteria. Hermès ha già deciso i prossimi passi: nel 2022 aprirà un nuovo laboratorio produttivo a Louviers. L’anno successivo ne inaugurerà un altro a Tournes, nelle Ardenne. Nel 2023 ci sarà un secondo sito ad Auvergne.
La 19esima pelletteria
Hermès ha inaugurato Maroquinerie de Guyenne. Impiega 200 persone. Di queste 50 provengono da altre fabbriche francesi della griffe e a Saint-Vincent-de-Paul si occuperanno di formazione. In futuro gli occupati diventeranno 280. “Vediamo una domanda molto forte. Ecco perché continuiamo a investire”, ha detto a WWD Guillaume de Seynes, managing director di Hermès. La crescita della produzione sembra non riuscire mai a colmare le sostenute richieste di borse, visto che c’è sempre una lista di attesa piuttosto lunga.
Il senso del mercato
Le liste d’attesa sono forse una strategia per rendere gli articoli Hermès più esclusivi? Risponde lo stesso de Seynes: “È molto frustrante per noi non essere in grado di soddisfare tutti. Allo stesso tempo, non lo facciamo per creare un mercato artificiale. Lo facciamo perché non abbiamo intenzione di abbassare i nostri standard di qualità, che si basano su un modello di produzione artigianale che sta crescendo il più velocemente possibile. Non si tratta di investire in macchine, catene di produzione e spingere un pulsante”. Hermès sostiene che sta crescendo il più velocemente possibile, considerando i 18 mesi necessari per formare i nuovi assunti e la carenza di lavoratori qualificati in tutto il settore. (mv)
Foto d’archivio
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