Ripartenza e reshoring. La pelletteria francese Rioland, dal 2018 a oggi ha quasi raddoppiato la forza lavoro e ha subito solo un rallentamento a causa di Covid. E ora prevede nuovi investimenti e nuove assunzioni. In altre parole, ha programmato l’ampliamento di siti produttivi esistenti e la realizzazione di nuovi laboratori. Per ovviare alla difficoltà di reclutamento, l’azienda ha attivato un corso di formazione interna nel 2019.
La pelletteria francese Rioland
Il gruppo Rioland, con sede a Baudres, è un noto produttore di pelletteria, partner dei principali brand francesi. Dal 2018 ha registrato una notevole espansione che ha incrementato il numero di dipendenti da 350 fino agli attuali 660. E dichiara di avere buone prospettive per il futuro. “La crisi ha rallentato la nostra crescita, mentre avevamo appena fatto investimenti importanti”, spiega a France Bleu Isabelle Bordier, direttore Risorse Umane di Rioland. “Il mercato ora è tornato alla normalità, ma avvertiamo una certa fragilità legata all’evoluzione della situazione sanitaria”.
Gli investimenti
La produzione di Rioland è ripartita in 8 siti (7 sono nel dipartimento di Indre, uno a Vierzon). Ognuno è “dedicato” a un solo cliente per poterne rispettare i segreti commerciali. A Châteauroux, nel 2019, il gruppo francese ha attivato un corso per formare i futuri dipendenti. E nel 2020, nella stessa città, ha avviato un secondo laboratorio per il quale è già previsto un nuovo ampliamento. La forza lavoro, così, potrebbe aumentare, passando dagli attuali 70 fino a 300 dipendenti entro al massimo 4 anni. Inoltre, a Baudres, dove si trova il quartier generale di Rioland, è in progetto la realizzazione (entro la metà del 2022) di un nuovo edificio di 2.000 metri quadrati, con 50/60 nuove assunzioni. Rioland spiega che la nuova espansione a Baudres è la conseguenza “positiva” della crisi pandemica che ha generato operazioni di reshoring produttivo dall’Asia alla Francia. (mv)
Immagine tratta da maroquinerierioland.com
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