“Se cancelliamo il 2020, quest’anno è stato un consolidamento del 2019”. Ad affermarlo è David Rulli, CEO di Tripel Due. L’azienda è nata nel 1981 a Pontassieve (Firenze) ed è specialista nella produzione di piccola pelletteria. Rulli vede buone prospettive per l’andamento economico del comparto. Ma anche per la nuova mentalità impressa dai giovani imprenditori che hanno voglia di fare e di migliorare le loro aziende.
Qual è l’andamento del mercato?
Rispetto al 2020 c’è una ripresa generalizzata e sostenuta, almeno per la maggior parte dei brand. Questo ci fa ben sperare anche per l’inizio 2022, così da riprendere quel trend di crescita che aveva caratterizzato gli ultimi anni e che si è interrotto alla fine del 2019. Tutto poi è legato all’evoluzione della pandemia. Noto un po’ più di ottimismo. In sintesi, almeno per la mia azienda, se non consideriamo il 2020, il 2021 è stato un anno di consolidamento dei livelli del 2019.
Che valore vede in Mipel Lab?
Credo molto in questa iniziativa. Mipel Lab è una buona opportunità per le imprese più piccole, che hanno la possibilità di entrare in contatto con brand meno strutturati nel nostro territorio e che non conoscono bene la realtà della produzione italiana di pelletteria. E ce ne sono molti. Con Mipel Lab c’è un’offerta completa che, con Lineapelle, parte dai materiali.
Punti di forza (e debolezza)
Qual è il punto di forza della produzione di pelletteria in Italia?
L’estrema reattività ed elasticità nelle lavorazioni più disparate.
E la debolezza?
Il fattore dimensionale. Nel settore ci sono micro-imprese che hanno difficoltà nel trovare le risorse per strutturarsi in maniera completa, migliorare l’industrializzazione, investire in tecnologia. Anche a causa della legislazione italiana.
Ma la micro-impresa è pure una conseguenza della mentalità imprenditoriale italiana…
Sicuramente c’è anche questo. Ma nel nostro settore vedo molti imprenditori giovani che hanno tanta voglia di fare e di migliorarsi. In qualche caso, è vero, la questione di mentalità è preponderante e non permette le sinergie e le aggregazioni. (mv)
In foto da sinistra: Mirko Giusti, Mauro Giusti, David Rulli ed Eleonora Bellini
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