Borse e pelletteria. Quattro aziende ci dimostrano con i numeri che il 2023 è stato un anno di crescita per il settore. Dal lusso di Valextra, al segmento medio di Mandarina Duck, passando per il gruppo Piquadro e Coccinelle.
Il 2023 di Valextra
Valextra non comunica il proprio fatturato. Ma il suo CEO Xavier Rougeaux ha affermato a MF Fashion di aver archiviato il 2023 “con una crescita del 26% a tassi costanti”. L’anno scorso i ricavi dell’azienda controllata da Neo Capital venivano stimati attorno ai 60 milioni di euro. La quota export si avvicina all’80%. La produzione viene svolta prevalentemente in diversi laboratori italiani tra Veneto, Toscana e Marche. “Lavoreremo su linee di prodotto in cuoio morbido, rafforzando al contempo la piccola pelletteria con un focus sul viaggio e sulla mobilità”, sono le anticipazioni di Rougeaux.
Quello di Piquadro e Coccinelle
Il gruppo Piquadro ha chiuso l’esercizio fiscale al 31 marzo con ricavi a quota 180,3 milioni di euro, +2,7% rispetto al precedente esercizio (+3,6% a cambi costanti. Per singoli marchi, Piquadro ha generato entrate per 81,5 milioni (+6,9%); The Bridge 34,1 milioni (+10%) e Lancel 64,7 milioni (-5,4%). Coccinelle, dopo aver registrato un aumento del 12% nel 2023, ha come obiettivo superare i 100 milioni di euro nel 2024. Il marchio di proprietà della coreana E-Land non comunica i dati per policy aziendale. A MF Fashion il COO Emanuele Mazziotta prevede un 2024 da record, con una crescita delle vendite a doppia cifra rispetto al 2023. Le borse oggi valgono il 70% del business, la piccola pelletteria attorno al 22%.
A proposito dei marchi E-Land
E-Land possiede anche il marchio Mandarina Duck e lo gestisce per tutti i mercati, tranne quello della Corea del Sud. Per quanto riguarda le attività sotto il suo controllo, E-Land comunica che il brand ha chiuso il 2023 a 33 milioni di euro con proiezioni a 35 per quest’anno. Il mercato domestico genera il 39%, quello tedesco il 26%. Dal 2010 al 2019 ha sempre chiuso in perdita. Decisivo il rifinanziamento della proprietà, ora Mandarina Duck è tornata a generare profitti. “La delocalizzazione produttiva è necessaria per crescere ancora a livello di volumi e mantenere prezzi di vendita convenienti” afferma a Fashion Network Cristina Mazzero, responsabile commerciale del marchio. Che spiega come il brand venga distribuito in Corea da una società diversa dalla proprietà. E in Corea, nel 2023 le vendite sono state di altri 33 milioni di euro. (mv)
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