Utile raddoppiato (101,1 milioni di dollari), ricavi in crescita del 57,1% (da 380 a 597 milioni). Sono i numeri di una delle aziende di accessori più dinamiche della moda americana, Michael Kors, che non per nulla registra anche il 28° aumento consecutivo sul territorio Usa, sospinto – afferma l’azienda fondata trent’anni fa – da scarpe, borse e orologi. John D. Idol, ceo di Kors, ha dichiarato che “l’anno si è chiuso con una nota positiva grazie ai nostri prodotti innovativi e all’esperienza che il cliente vive durante gli acquisti, che definiremmo da jet-set. Siamo cresciuti in tutte le categorie e aree geografiche e ci attendiamo un 2014 altrettanto straordinario grazie anche alle strategia di crescita”. Gli incassi del Nordamerica sono cresciuti del 52% (517 milioni) e hanno indotto l’azienda a prevedere l’apertura di altri 50 negozi (sono 231); l’Europa è l’area che ha più offerto soddisfazioni (+97%, 73 milioni) con i suoi 44 negozi, prossimi a divenire 84 entro il 2014; prosegue anche la penetrazione giapponese (+96%, 7 milioni) con un piano per l’aggiunta di sette alle 29 vetrine esistenti. Kors ha dichiarato ieri agli analisti che l’intenzione è sopratutto quella di rafforzare l’offerta uomo di sportswear e accessori in pelle, Wall Street ritiene che il calo di Coach sia essenzialmente dovuto alla erosione del suo mercato proprio da parte di Kors, che l’ha costretta ad espandere la sua offerta a tutto il lifestyle. (p.t.)
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