La chiave del successo degli accessori della belga Melina C è semplice: pelle e manifattura italiane. “In Italia ci sono un know-how unico, una tradizione secolare, una conoscenza nella lavorazione della pelle, un mestiere tramandato di generazione in generazione” racconta la fondatrice del marchio Melina Cervesato, designer belga ma di origini friulane.
Pelle e manifattura italiane
Melina Cervesato ama toccare con mano la materia prima. In un’intervista a sosoir.lesoir.be la designer belga ripercorre la sua carriera e spiega le scelte di stile. Una su tutte: aver puntato esclusivamente sull’Italia per produrre gli articoli del suo brand. “Non disegniamo noi i modelli, collaboriamo con professionisti e i loro stilisti, che disegnano e realizzano i modelli per noi. Lavoriamo solo borse in pelle, che produciamo in tre centri in Italia – spiega a sosoir.lesoir.be -. Normalmente ci vado almeno una volta al mese per visitare le concerie, incontrare i nostri artigiani, seguire le creazioni e le produzioni. Ma con il Covid tutto è stato rallentato”.
Nel cuore e nella strategia
Cervesato non ha però scelto di produrre in Italia solamente perché è il cuore a riportarla qui. È così legata al Paese dei nonni che ha dato alle sue borse il nome di comuni friulani o appena oltre il confine veneto. “In Italia si sono un know-how unico, una tradizione secolare, una conoscenza nella lavorazione della pelle, un mestiere tramandato di generazione in generazione – chiarisce -. Nei nostri laboratori non vedremo mai lavorare come in catena di montaggio. Sono tutti artigiani, famiglie specializzate in pochi modelli. E poi in Italia hanno lo stile, gli italiani sono sempre in prima linea, sono sempre almeno un anno avanti rispetto alle tendenze. Niente da fare, l’Italia resta una buona garanzia di qualità”. (art)
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