La nuova Trussardi mantiene la pelle nel DNA. Nato come laboratorio di guanti in pelle, dopo 111 anni di vita il brand lega il suo futuro a pelletteria e calzature. Dal 2019 controlla Trussardi il fondo di private equity italiano QuattroR. Il marchio, nel pieno della riorganizzazione, si presenta il 26 febbraio con la prima sfilata firmata dai direttori creativi Serhat Işık e Benjamin A. Huseby. Il CEO Sebastian Suhl spiega il nuovo corso del levriero.
Le quote del business
L’abbigliamento vale il 50% del business di Trussardi. Gli accessori e le altre categorie di prodotto generano l’altra metà. “Prevediamo una crescita di tutte le categorie, ma in particolare della pelletteria – ha detto Suhl a MFF –. Vogliamo scommettere anche sulle calzature”. Il CEO ha ribadito il concetto con WWD: “Trussardi ha una notorietà molto alta, in quanto rappresenta la pelletteria nella memoria collettiva”.
Il team
Suhl sta costruendo i team di design, per il digital, il marketing e il management. Ha rivisitato il logo, soppresso le seconde linee, puntato sull’online e tagliato i negozi in franchising in Cina. Il CEO non rivela il volume delle vendite, ma ha detto che il 2021 “non è andato male”, soprattutto nella seconda metà. Tra i mercati di riferimento ci sono l’Italia, alcuni paesi dell’Europa e la Russia. “Adesso guardiamo a mercati dove non siamo distribuiti, come Germania, Francia, Inghilterra, Spagna e Asia”. Trussardi vuole diventare “un brand giovane e più accessibile, elegante e senza tempo, non classico, ma moderno”. (mv)
Leggi anche:
- Trussardi ha scelto: Işık e Huseby alla direzione creativa
- Dalle pelli all’azienda familiare: le parole di Tomaso Trussardi
- Trussardi sceglie UBC per le sneakers: pronti per l’estivo 2020