“Who let the bags out?”. È questo il divertente slogan usato da Thom Browne per lanciare le sue animal bag, borse animaletto, già diventate cult. Un modo per sorridere con la moda e non prendersi troppo sul serio, ma anche accessori curati in ogni dettaglio. Ogni modello, dall’elefante al topolino, si distingue per la ricercata lavorazione della pelle di vitello a grana fine, materiale distintivo del brand. Il processo di realizzazione di ogni animal bag, interamente artigianale, dura almeno 3 giorni. Questa linea di borse è nata per gioco, per fare un omaggio all’adorato bassotto tedesco del designer, Hector (che ha un suo profilo Instagram da 10.000 follower). Negli anni è diventata un emblema del marchio, unendo divertimento e accuratezza.
Animal bag
“Ho iniziato a far produrre le prime borse per puro divertimento. Poi i clienti si sono accorti di quanta cura ci fosse nella loro realizzazione e di come siano anche facilmente interpretabili”, ha raccontato Thom Browne a L’Officiel. Dal lancio della Hector bag, nel corso degli anni, le borse animaletto sono state rivisitate fino ad allargarsi alla produzione di tutte le specie dell’Arca di Noè: leone, elefante, zebra, ghepardo, giraffa, scimmia, ippopotamo, pecora, maiale, coniglio e topo.
In passerella
La borsa a forma di animale è stata al centro della scena nella presentazione parigina della collezione Autunno Inverno 2020/2021. Il designer ha infatti scelto di mostrare 33 coppie di modelli formate da uomini e donne vestiti uguali, con altrettante borse animali. Uno sfilata co-ed dove l’attenzione in passerella era tutta incentrata sugli accessori, disegnate grazie all’uso di fotografie e realizzate dai migliori modellisti e artigiani in Italia. (mvg)
Immagini tratte da thombrowne.com
Leggi anche: