“Le cuir est dans le pré” ovvero “La pelle è nel prato”. Questo il possibile titolo della storia di una famiglia di Loir-et-Cher. In altre parole, la storia di Auriane de Saint Albin e dei suoi quattro figli. Il 24 aprile 2019 hanno dato vita al progetto che ha l’obiettivo di produrre e commercializzare borse e altri accessori in pelle 100% made in France. Un obiettivo perseguito con un particolare orgoglio e che prende le mosse da una indiscutibile consapevolezza: finché ci saranno consumatori di latte e carne, ci saranno pelli grezze da valorizzare con il processo di concia.
Le cuir est dans le pré
La filosofia di Auriane è quella di “consumare meno e meglio” e di valorizzare la pelle francese. L’idea di “Le cuir est dans le pré”, come riporta il portale Marques de France, nasce quando i fondatori scoprono due fattori che li fanno riflettere. Primo: 3,4 milioni di bovini adulti vengono macellati ogni anno in Francia per l’industria alimentare. Secondo: il 95% delle loro pelli va all’estero per poi tornare sotto forma di manufatti. Immediata l’idea; valorizzare, “nel loro piccolo” la pelle francese. Così iniziano definendo rigorosi standard di produzione. Per esempio, orientati al massimo rispetto del benessere degli animali per creare una catena del valore locale. Per farlo, si affidano solo a fornitori limitrofi che condividono le stesse convinzioni, come raccontano nel video che potete vedere cliccando qui sotto.
Come funziona
Louis, uno dei figli di Auriane, disegna le borse che poi nascono a 100 chilometri di distanza dall’allevamento, a Perche, confezionate da un artigiano locale. In tre anni, l’azienda ha venduto 2.500 pezzi solo tramite internet. E, particolare da sottolineare tre volte, parte del ricavato della loro attività va ad associazioni che operano per il rispetto degli animali. Da pochi giorni il marchio ha cambiato nome. Ora si chiama Cérès e confida in un ulteriore sviluppo della propria attività. (mv)
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