Contrasto al dumping contrattuale e 78 euro in più in busta paga. Sono queste le due principali novità della nuova ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) che hanno sottoscritto il primo marzo Assopellettieri e sindacati. Il contratto riguarda circa 5.100 aziende manifatturiere della pelle e oltre 42.000 lavoratori.
Assopellettieri e sindacati
Assopellettieri ha firmato l’accordo con Femca-CISL, Filctem-CGIL e Uiltec-UIL. Il rinnovo del CCNL per le industrie manifatturiere delle pelli regolerà i rapporti economici e normativi tra le imprese ed i lavoratori del comparto fino al 31 marzo 2023. Tra le novità più importanti le parti hanno inserito una nuova iniziativa di contrasto al dumping contrattuale, ossia ai cosiddetti “contratti pirata“. Per superare il fenomeno saranno incentivate le aziende che applicano tali contratti affinché confluiscano nelle formule invece più diffuse, quindi alle piattaforme nazionali. Al contempo le grandi imprese di moda, loro committenti, inseriranno nei propri contratti di appalto e di fornitura l’impegno in capo agli appaltatori e ai fornitori (e ai sub-appaltatori e sub-fornitori) dell’applicazione dei contratti nazionali.
Aumento salariale
Allo stesso tempo l’intesa prevede un aumento di 78 euro sui minimi al terzo livello. L’incremento contiene 20 euro a novembre 2021, 25 ad aprile 2022, 20 a ottobre 2022 e 13 a marzo 2023. Inoltre il contributo sull’assistenza sanitaria integrativa crescerà di 4 euro mensili arrivando a 12. (art)
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