Mulberry annuncia progressi della redditività rispetto alle ultime previsioni. Nell’aggiornamento di mercoledì 27 aprile, la griffe britannica afferma che l’anno fiscale (terminato il 27 marzo) chiude con un piccolo utile ante imposte. Non, quindi, con la perdita preconizzata in precedenza. Si deve il miglioramento del risultato al minor ricorso a sconti e promozioni, nonché alle forti vendite registrate in Asia e sui canali digitali.
Un piccolo utile
Lo scorso novembre, Mulberry avvertiva che nell’anno fiscale 2021 le entrate sarebbero state inferiori a quelle dell’esercizio precedente. Al contempo, anche le perdite sarebbero state più basse per effetto di un taglio dei costi. Il marchio afferma che i risultati finali sulla marginalità sono migliori delle previsioni autunnali. Asia e vendite online hanno reso più di quanto atteso. Secondo WWD, nell’ultimo anno Mulberry ha razionalizzato il business per concentrarsi solo sugli accessori (borse), lasciando indietro calzature e abbigliamento.
L’esercizio fiscale
Mulberry ha ottenuto la marginalità dell’esercizio fiscale 2020/2021 anche grazie alle sforbiciate sui costi. Il brand britannico ha ridotto del 34% delle spese operative risparmiando sui costi discrezionali, congelando i salari e le assunzioni, tagliando una tantum del 20% gli stipendi dei manager. In più Mulberry ha ridotto di un quarto il personale e il numero dei negozi. Il marchio ha anche rinegoziato i contratti di locazione, mentre non ha rinnovato le licenze calzature e prêt-à-porter. (mv)
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