Mulberry fa un passo in avanti nel mercato di seconda mano. Il brand britannico ha aderito al programma Brand Approved di Vestiaire Collective (dal cui portale sono tratte le foto). Il progetto della piattaforma di rivendita è semplice: i brand invitano i propri clienti più fedeli a rimettere in circolo i prodotti usati che non usano più. Questi articoli saranno venduti sulla piattaforma.
Brand Approved di Vestiaire Collective
Mulberry è il secondo marchio ad aderire a Brand Approved dopo Alexander McQueen. Secondo quanto riporta Business of Fashion, l’accordo amplia l’offerta di Mulberry, che un mese fa ha avviato un servizio di rivendita interno chiamato ‘Mulberry Exchange‘. Servizio che consente ai clienti di scambiare articoli usati in cambio di crediti da spendere in negozio o per l’acquisto di pezzi di seconda mano autenticati e restaurati. Come funziona? Le borse sono autenticate e valutate in negozio, prima di essere inviate agli artigiani dell’azienda nel Somerset per essere riparate. Il cliente si libera della borsa riceve un buono per l’acquisto di una borsa nuova o di una usata.
Il second hand
Mulberry è l’ultimo esempio di quanto il lusso sia interessato al second hand market. Le ragioni sono diverse. La rivendita è interpretata come l’impegno dei brand per la sostenibilità. Offre, inoltre, alle griffe nuovi flussi di cassa, ma anche la possibilità di avviare relazioni commerciali con una nuova fetta di clientela. Secondo Boston Consulting Group il settore della rivendita della moda dovrebbe crescere dal 15 al 20% ogni anno fino al 2025. E all’interesse dei brand si unisce quello degli investitori. L’ultimo passo compiuto in questo versante è l’investimento di Kering proprio in Vestiaire Collective. (mv)
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