Le microborse alla base dei grandi numeri del fenomeno Jacquemus che concentrerà la produzione in Italia. Il marchio di proprietà dello stilista Simon Porte Jacquemus ha rivelato di aver superato i 100 milioni di euro di ricavi nel 2021 e di apprestarsi a raddoppiare le vendite quest’anno, superando i 200 milioni. La pelletteria genera oltre la metà delle entrate e cresce a vista d’occhio al punto che il brand punta, entro il 2025, ad arrivare a 500 milioni di euro.
Piccole borse, grandi numeri
Ricordate la microbag Le Chiquito? Diventò protagonista della sfilata primavera-estate 2018 di Jacquemus. “Tutti mi dicevano che era inutile; nessuno la comprerà”, dice lo stilista in un’intervista pubblicata da Business of Fashion. Invece le hanno comprate in tante, tantissime dando vita al boom che ha incoronato Jacquemus. “Ha creato un’intera categoria“, ha detto il direttore degli acquisti e del merchandising di Selfridges, Sebastien Manes.
Più Italia, meno Spagna e Portogallo
Secondo BoF Insights, il prezzo medio di una borsa Jacquemus è di 547 sterline, rispetto alle 2.260 sterline di Bottega Veneta. “Jacquemus è riuscito ad avere un’identità piuttosto elevata rispetto alla fascia di prezzo” continua Manes, spiegando che il marchio naviga tra il lusso e il lusso “democratico”. Fatto sta, comunque, che la categoria delle borse genera più della metà delle vendite dell’azienda. Ed è anche il motore dei profitti. Jacquemus vanta un’eccezionale redditività operativa pari al 25% delle vendite nel 2021. Il marchio, che dà lavoro a oltre 150 dipendenti e ha base in Francia, ha pianificato di rilocalizzare parte della sua produzione di borse da Portogallo e Spagna verso l’Italia. E intende sviluppare una filiera più affidabile per le calzature.
“Non vendo. Per ora”
Grazie alla sua rapida ascesa, Jacquemus è sotto i riflettori del mercato M&A. “Non stiamo cercando investimenti in questo momento. So che c’è molto interesse, ma non ne abbiamo bisogno” dice lo stilista. “Un giorno vedremo. Ma non voglio lavorare per qualcun altro nella mia stessa azienda. Questo è certo”. (mv)
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