Pittards alza bandiera bianca. Chiude uno stabilimento ed entra nella procedura di amministrazione controllata. Fonti locali affermano che gli amministratori esterni sono a buon punto nella trattativa per la cessione dell’azienda, comprese le sue filiali etiopi. Pittards, fondata nel 1826, impiega 150 dipendenti nel Regno Unito e 900 in Etiopia.
Pittards, tra sconforto e speranze
Lo stabilimento di Yeovil è rimasto chiuso il 5 settembre. Pittards, dopo vari annunci, ha nominato gli amministratori esterni: si tratta di Lucy Winterborne e Daniel Hurd di Ernst & Young. L’azienda britannica, che produce guanti per la famiglia reale e per i servizi di emergenza, è entrata nella fase di amministrazione controllata. I tentativi per evitare la procedura, con la raccolta di capitali per rifinanziare l’azienda, sono falliti. La società ha affermato che il recente crollo della sterlina, l’aumento dei tassi di interesse e l’inflazione (con il caro energia) hanno causato insormontabili difficoltà. La società ha incaricato Ernst & Young di vendere l’attività.
Una imminente cessione?
Secondo SomersetLive, non c’è solo sconforto. Ma c’è fiducia che un acquirente possa essere annunciato molto presto. Così che il personale possa tornare al lavoro entro pochissimi giorni. Infatti, i due amministratori sarebbero in una fase avanzata di trattative per vendere le attività e i beni della società, comprese le sue filiali etiopi. La crisi di Pittards si è acuita durante l’estate, quando l’azienda aveva i fidi bancari interamente utilizzati. Gli istituti bancari erano disposti ad aumentarli, a patto che Pittards aggiungesse risorse finanziare proprie. La raccolta di capitali non ha dato gli esiti sperati. Per cui, ad agosto, l’azienda è andata a caccia di un investitore/acquirente. E ora è finita in amministrazione controllata, in attesa che arrivi una nuova proprietà. (mv)
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