Lavorava anche per le griffe, secondo quanto spiegato dalle forze dell’ordine, un’azienda di pelletteria di Scandicci gestita da cinesi sottoposta a controllo da parte di polizia municipale, carabinieri, Asl e direzione territoriale del lavoro. Nella ditta, situata a Casellina, ai margini della zona industriale di Scandicci, lavoravano anche italiani, con la maggior parte degli addetti di nazionalità cinese in regola coi permessi di soggiorno, ma completamente “in nero”. Tra i problemi riscontrati durante il blitz macchinari pericolosi dal punto di vista della sicurezza e una serie di telecamere irregolari per sorvegliare il lavoro degli operai. (aq)
Sotto sequestro azienda di pelletteria cinese
