Rinoceronte, elefante, leone, bufalo e leopardo. Sono i Big Five, i cinque animali più grandi della savana che un artigiano sudafricano spera di riuscire a tutelare attraverso le sue borse in pelle. Samson Kabiro è nato e cresciuto in un piccolo villaggio dello Stato africano dove, fin da piccolo, è emersa la sua predisposizione artistica: “Quando ero a scuola ero solito studiare le caratteristiche fisiche di compagni e insegnanti, per poi riprodurli su un foglio dando loro le sembianze di un cartone animato. Così, in poco tempo ho creato un libro” racconta a iol.co.za. Tuttavia, nel suo piccolo villaggio nessuno era in grado di dargli vere e proprie basi artistiche, così Kabiro decide di trasferirsi nella provincia di KwaZulu-Natal. Cerca di guadagnarsi da vivere mentre insegue il sogno di diventare un artista e inizia a fare il parrucchiere. “Un giorno comprai alcuni scarti di pelle al mercato anche se non ero sicuro di quello che avrei potuto farne – continua -. Quando sono tornato a casa ho iniziato a ritagliare forme e a fine giornata avevo confezionato una borsa con il muso di un animale“. Dopo mesi di prove ed errori, Kabiro affina la sua tecnica di lavorazione della pelle, acquista aghi e fili adeguati per la realizzazione di piccola pelletteria e inizia la sua produzione. “La prima volta che li ho venduti, camminando lungo la spiaggia, la gente mi chiedeva dove avessi preso quei prodotti, non credevano li avessi fatti io. Li ho venduti tutti e con i soldi ricavati ho acquistato altra pelle per nuovi zainetti e borse”. Kabiro ha così iniziato a vendere i suoi accessori nei mercati della provincia, con un discreto successo, soprattutto tra i più piccoli. “Il mio obiettivo ora è realizzare una collezione con i Big Five da vendere nei pressi delle riserve naturali – conclude -. Voglio realizzare in particolare una borsa dedicata al rinoceronte per sensibilizzare le persone su ciò che sta loro succedendo”. Secondo il WWF, infatti, il rinoceronte è uno degli animali che corre i maggiori rischi di estinzione.
Foto tratta da iol.co.za.