Per la tracciabilità della pelliccia, per la trasparenza della filiera, per confortare chi compra capi con pelo naturale e rispondere, al contempo, alle critiche dei detrattori. IFF (International Fur Federation) presenta Furmark, il sistema di certificazione e tracking dei materiali e dei loro metodi di lavorazione messo a punto con LVMH e altri brand della moda. Il programma, redatto con esperti e scienziati, si basa “su standard estremamente severi che seguono tutta la catena produttiva”, spiegano i promotori con una nota. Furmark riguarda esclusivamente le pellicce naturali “vendute alle aste internazionali, siano esse di origine selvatica o di allevamento”. Queste ultime già rispettano i protocolli di benessere degli animali, come WelFur.
La tracciabilità della pelliccia di Furmark
Come funziona il programma? “Le pelli certificate devono essere lavorate in concerie accreditate e soggette a ispezioni di parte terza che soddisfano lo standard SafeFur – continua la nota –. I prodotti certificati Furmark possono essere confezionati solo da aziende che hanno superato i controlli di due diligence condotti da esperti professionisti, che garantiscono sia protezione del marchio sia anticontraffazione. Ogni fase del processo produttivo si registra tramite un sistema di tracciabilità accessibile e visibile al cliente, in modo da garantire trasparenza lungo tutta la filiera produttiva”. Lo schema di tracciabilità si pone come garanzia per il mercato, dunque. “I prodotti certificati Furmark saranno accompagnati da un’etichetta con codice alfanumerico univoco che fornisce la loro specifica catena di tracciabilità”. Il consumatore potrà avere informazioni sul “tipo di pelliccia, la sua origine, il programma applicato per il benessere degli animali, il produttore e il luogo di produzione”.
Il mercato lo chiede
Una ricerca condotta tra marzo e aprile 2021 da Mitchla Marketing per conto di IFF su 5.000 consumatori in Europa e USA dimostra che il mercato è favorevole alla pelliccia. Il 70% del panel si dice “aperto” all’acquisto di collezioni di designer e brand che utilizzano la pelliccia naturale. La maggioranza (65%) risponde positivamente a Furmark. Più della metà (56%), infine, afferma che la certificazione cambia “molto positivamente” o “positivamente” la loro visione della pelliccia naturale. “Questo è un punto di svolta – commenta Mark Oaten, CEO di IFF –. Se le persone avevano dubbi sull’acquisto o sull’indossare pellicce naturali, hanno ottenuto le risposte. Il nostro settore ha radici secolari e sta vivendo un momento di trasformazione: i prodotti tracciabili e sostenibili rappresentano la vera alternativa al fast fashion”.
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