Il mercato mondiale della pelliccia è cresciuto di mezzo miliardo di dollari nell’anno di bilancio considerato da Iftf, International Fur Trade Federation. Secondo l’associazione, nel 2011/2012 le aziende del settore hanno venduto pellicce per 15,6 miliardi di dollari a fronte dei 15,05 miliardi del 2011/2010. Dieci anni fa, nota l’associazione, gli incassi erano inferiori agli 11 miliardi e il settore da allora ha conosciuto una crescita valutaria del 44%. In questo decennio, le vendite negli Stati Uniti sono triplicate. Iftf ha anche comunicato le cifre relative alle aree geografiche, che vedono l’Asia (5,6 miliardi, +5%) in vetta, con una quota di mercato pari al 35% di vendite; a seguire l’Europa con 4,4 miliardi (28%), Eurasia (che comprende Russia, Turchia, Ucraina e Kazakhstan) con 4,3 miliardi, (27,5%) e Americhe (1,2 miliardi, 7%). L’associazione nota con orgoglio che nel 2012 sulle passerelle di Londra, Parigi, Milano e New York sono stati 400 gli stilisti a far ricorso a capi con ornamenti in pelliccia. Mark Oaten, amministratore delegato di Iftf, sostiene che “i mercati tradizionali mostrano un interesse emergente per la pelliccia grazie anche al processo di upgrade del prodotto richiesto dal consumatore, soprattutto da quello asiatico, sospinto dall’aumento del reddito pro-capite. E’ difficile che il mondo internazionale della moda – conclude – possa oggi ignorarci grazie al nostro contributo all’economia. Il nostro è un trend nonostante la crisi, ed è un trend in crescita”. In evidenza soprattutto, nel lusso, il ricorso alle pelli di zibellino. (p.t.)
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