Lagerfeld, no allo stop pellicce. I big del lusso a Firenze

“Da Fendi facciamo pellicce moderne. Oggi la gente vuole mangiare meno carne e non vorrà uccidere gli animali, ma non ci si può scagliare contro le pellicce a prescindere. Non bisogna scagliarsi contro le cose se non c’è altro da proporre, in certi Paesi ad esempio vanno a caccia perché altrimenti non hanno nulla da mangiare”. Così parlò lo stilista Karl Lagerfeld nel suo intervento alla Conde Nast International Luxury Conference aperta ieri a Firenze, evento organizzato dalla giornalista di moda Suzy Menkes che ha raggruppato 500 imprese del lusso e creativi da più di 30 Paesi. Tra i molti amministratori del mondo del lusso anche Michele Norsa, Ceo di Salvatore Ferragamo che ha dichiarato di “guardare alla Cina” per capire quando e dove viaggeranno i cinesi. “La sfida del futuro è intercettare le nuove destinazioni. Secondo i recenti studi ci sono 5 miliardi di persone che viaggiano, in crescita del 5%. Come Salvatore Ferragamo abbiamo investito sugli aeroporti, siamo in 34 aeroporti internazionali, non solo per motivi commerciali”. Per Antoine Arnault, ceo di Berluti e Loro Piana, “il lusso sta vivendo un radicale cambiamento, tecnologia e lusso si stanno fondendo. L’evoluzione digitale è una rivoluzione sociale ed economica”. A suo avviso la moda deve recuperare “il grave ritardo” con iniziative mirate: “il negozio resterà il canale principale” dell’acquisto e “dobbiamo pensare all’online come un servizio di concierge”. (mvg)

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×