Uno nuovo strumento per certificare le pellicce vintage e “pre-loved” sul mercato del second hand. International Fur Federation (IFF) presenta l’etichetta Furcycle: si rivolge ad articoli con una storia pari o superiore ai 20 anni o con una storia d’uso recente (almeno 3 anni), ma già di seconda mano. Prevede la verifica ad opera di artigiani dei capi in pelliccia e la loro iscrizione su un registro digitale. “Continuiamo così il nostro lavoro – è il commento affidato a una nota da Mark Oaten, CEO di IFF (sigla che rappresenta 56 associazioni in oltre 40 Paesi) – volto a consentire ai consumatori di prendere decisioni informate e consapevoli quando acquistano pellicce naturali”.
Come funziona l’etichetta Furcycle
L’iniziativa di IFF arriva a un anno dal sistema di certificazione della pelliccia naturale Furmark e lo integra nell’ambito del mercato (in crescita esponenziale) del second hand. Il sistema, dicevamo, prevede l’ispezione del capo in pelliccia a opera di un maestro pellicciaio professionista certificato, in grado di garantire che il prodotto soddisfi i più alti standard di qualità e autenticità. L’etichetta, poi, si carica sulla piattaforma Trace Now: fornisce informazioni sul tipo di pelliccia utilizzata e sulla sua origine, nonché sul produttore e sul luogo di produzione insieme alla stima dell’anno di produzione. Furcycle non si ferma alla certificazione del passato, ma segue lo sviluppo dell’articolo. Come? Prevedendo la registrazione di eventuali riparazioni, pulizie o rimesse a modello del capo certificato.
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